INCONTRI DI STORIA DELL’ARTE

“CARAVAGGIO, GENIO TROPPO UMANO”

Conversazione, con proiezioni, tenuta dal Prof. GIUSEPPE QUATTRINI

Insegnante di Storia e Filosofia

Giovedì 26 ottobre 2017 - ore 20,30

Sala dei Grassoni – Rocca di Vignola – Via Ponte Muratori

 

La Sala dei Grassoni è stata concessa gratuitamente in uso dalla FONDAZIONE DI VIGNOLA. 

 

                                            INGRESSO LIBERO

 

 

 

CARAVAGGIO, GENIO TROPPO UMANO

La vita trasgressiva di Caravaggio e la rivoluzione artistica che lo vide protagonista sarebbero sufficienti di per sé ad alimentare l’interesse e l’attenzione verso un artista unico,senza dubbio uno dei giganti  della nostra storia dell’arte.

Tuttavia fin dall’inizio Michelangelo Merisi fu oggetto di venerazione o di disprezzo, amato oppure odiato, ma con un’indubbia qualità: mai indifferente a chi si trovava di fronte alla sua pittura.

Negli anni immediatamente successivi alla morte la sua fama fu notevolissima, alimentata da episodi leggendari e da misteri ancora da svelare, eppure c’era già chi lo criticava, ritenendo la sua arte troppo immediata e realistica, secondo alcuni addirittura degna dell’aggettivo “volgare”.

A fine Ottocento, però, cominciò una rivalutazione che sarebbe proseguita anche nel secolo successivo grazie all’opera di critici come Roberto Longhi, fino ad arrivare alla celebrazione attuale.

In tempi di conformismo la figura dell’artista ribelle conserva intatta il suo fascino ma, al di là di una lettura un po’ troppo semplicistica, può essere utile cercare di mettere in luce gli aspetti che hanno contribuito più di altri a creare il mito.

La conferenza oltre ad illustrare la vita e le principali caratteristiche della sua arte si ripropone di soffermarsi proprio su quelle tematiche dell’esistenza che Caravaggio trattò con tanta profondità e originalità: l’amore, la morte, il desiderio, la rabbia, la spiritualità, la carnalità.

 

Un viaggio nel mondo della psiche umana che continua a renderlo sempre attuale e vicino nonostante il passare del tempo. Genio, in fondo, forse troppo umano.