Gauguin, I Nabis e la pittura italiana d'avanguardia

Profondamente consapevole del suo genio, Gauguin incarnò il mito dell’artista maledetto, confinato nella solitudine dell’alienazione sociale, senza altra speranza che il riconoscimento postumo della propria genialità arrivasse nel momento della sua fine.

Ricettivo a tutti gli influssi, nostalgico del paradiso perduto,la sua pittura esprime un’originale e straordinaria audacia nella sperimentazione formale (apertura delle superfici, disarticolazione ritmica del movimento, inserzioni di formule decorative di stampo giapponese).

Si staccò dal movimento impressionista accusandolo di cercare solo certe emozioni intorno all’occhio e non al centro misterioso del pensiero.

Divenne caposcuola del gruppo  Pont-Aven.

Se la sua opera influenzò i giovani Nabis e i Fauves, sino a Bonnard, il suo esempio si rilevò determinante per tutte le generazioni future, quelle a cui Gauguin si vantò di aver lasciato in eredità “il diritto di tutto osare”.

 La scuola di Pont – Aven

Gruppo di artisti prevalentemente francesi (attivi verso la fine dell’Ottocento) riunita attorno alla personalità di Paul Gauguin, dando vita ad uno dei movimenti più vitali del post – impressionismo.

La loro arte rappresentò l’apparenza, per liberare, in una forma nuova, la realtà più intima.

Rifiuto della coppia della natura, esaltazione della memoria e dell’immaginazione, ispirazione dal cloissnnisme, la scuola di Pont-Aven sarà fonte diretta della pittura Nabis.

 Nabis

Nabis, profeti, significa anche illuminati, la “seconda vista” dei mistici romantici.

Puis de Chevannes, Olidon Redon, l’arte popolare e primitiva e il giapponesismo: questi erano i loro punti di riferimento. Sintesi, arabesco, suggestione, deformazione, espressione, simbolo: queste le loro parole d’ordine. Creeranno quadri con scene d’interni o dedicate alla vita parigina nella linea della modernità Baudleriana.

 

Gauguin la scuola di Pont-Aven , l’avvento dei Nabis: un profondo rinnovamento nel mondo artistico europeo che toccò anche l’Italia. Saranno esposti a palazzo Roverella anche opere di pittori italiani i quali hanno sentito in questa nuova ventata lo stimolo per nuove emozioni portando la loro arte sul palcoscenico europeo e mondiali.