Art Dè 'co gli anni ruggenti in Italia

 

Arts De'co.
Dalla corretta dizione Arts De'co: dal francese "Arts Decoratifs".
Lo stile degli anni 1920 e 1930.
Lo stile emblematico della borghesia arricchita dal dopoguerra.
Arts De'co: lo stile che trovo' la sua consacrazione nella grande Esposizione Internazionale dedicata alle arti decorative del 1925 a Parigi.
Arti applicate: dalla grafica all'arredamento, dall'architettura sino ai più frivoli aspetti quotidiani della vita quotidiana.
Nuove stoffe, nuove carte da parati, nuovi oggetti d'uso quotidiano.
In Italia, sarà la Biennale di Monza che decreterà l'ennesimo successo dell'Arts De'co.
Sarà proprio a questo palcoscenico internazionale se ancora oggi il mondo si inchina all'inestimabile tesoro del prodotto "Made in Italy" nato nel cuore dell'Arts De'co per l'alta qualità creativa di stampo artigianale immessa nella nuova produzione industriale post-bellica.
Non più Art Nouveau: la moda ora predilige la linea "secca", gli andamenti spezzati e angolosi.
Nel campo dell'architettura si progettano nuovi palazzi e grattacieli (si pensi alla guglia del Chrysler Building di NY) con audaci forme squadrate e geometriche fastose e monumentali.
Arts De'co nella moda, nella grafica (figura fondamentale sarà quella del russo-francese Erte').
Arts De'co;': arte decorativa superbamente "inutile".
Da quali filoni guarda?
Dai motivi neoclassici, dalle frivole variazioni orientalistiche, dall'astrattismo, dal cubismo, dal futurismo e dal "ritorno all'ordine" italiano.
Nelle sale espositive del Complesso di San Domenico, a Forlì, sono esposti più di 400 oggetti che rendono omaggio a questo periodo di puro godimento nato tra due "vulcani".