DENTRO CARAVAGGIO

29 settembre 1571: nasce a Caravaggio Michelangelo Merisi.

Il nome suggerisce una carriera pittorica senza precedenti, una vita vissuta oltre il limite della legalità, un modo di intendere la magia della rappresentazione come rivoluzione senza ritorno.

Scrisse di lui il pittore Antonio Van Monder:"...Quando ha lavorato 15 giorni, si da il bel tempo per un mese. Spada al fianco e un giorno paggio dietro di se'. Passa da un campo di gioco ad un altro sempre pronto ad azzuffarsi, tanto che non è comodo accomodarsi con lui".

È obbligo distinguere tra chi è nato per dipingere e, chi invece, soltanto per mescolare colori.

Michelangelo emoziona.

Disordinato nella vita ma genio nell'arte.

Michelangelo Merisi appare al momento giusto per dire la parola nuova, insostituibile perché reale e cosciente, un netto distacco dal gusto e del perbenismo imperante.

I suoi modelli proletari esprimono la semplice schiettezza delle figure tratte dalla tradizione dei miti sacri e profani.

Luce e ombra per evocare forme.

Caravaggio ritrae ciò che vede anticipando l'"impressionismo".

Impressione per l'uso d'interpretare la luce nel modo più drammatico possibile perché completamento dell'ombra.

Luce che fruga in mezzo alla natura per suscitare, nello spettatore, incanto e scandalo.

Milano omaggia il suo pittore: saranno esposti, nelle sale di palazzo Reale, una serie,inestimabile, dei suoi più belli capolavori provenienti dalle più importanti collezioni del mondo.

Un percorso senza eguali che ci introdurrà, con scritti originali, al suo mondo meno conosciuto. 

Entrare nell'intimità del Caravaggio per cercare di scoprire i suoi eterni segreti  che, a distanza di secoli, continuano ad affascinarci come al primo suo incontro.

Una mostra da non perdere!

 

 

Carlo Maria Pelatti