Federico Zandomeneghi dalla Venezia di Canova a Parigi degli Impressionisti

La stagione 2016-2017 della Fondazione Bano rende omaggio ad uno dei più grandi pittori italiani dell’Ottocento approdato alla corte dell’arte impressionista.

Federico Zandomeneghi (Venezia 1841 – Parigi 1917) studiò pittura all’Accademia delle Belle Arti a Venezia. Dopo aver partecipato alla spedizione dei Mille nel 1862 prese dimora a Firenze, entrando nel gruppo del Caffè Michelangelo.

Decisiva fu la conoscenza con il critico d’arte Diego Martelli, il quale lo iniziò alla pittura moderna francese. Nel 1874 si recò a Parigi per visitare il Salon. Si stabilì nella capitale francese e frequentò il gruppo degli impressionisti presso il Cafè Nouvelle Athènes dove conobbe soprattutto i pittori Renoir e Degas: con essi, tuttavia, non condivise appieno la polemica impressionista ritenendola ripetitiva e elitaria. Ebbe una forte relazione artistica e di stima verso Degas perché riteneva la sua pittura simile alle sue posizioni pittoriche di realismo moderato.

Nel 1879 esposte, grazie all’intervento dello stesso Degas alla IV mostra collettiva degli artisti.

Intorno agli anni ’90 si accostò ai modi dei Pointillistes per approfondire, con sempre maggior convinzione, la ricerca del colore e della luce.

 

 Si potranno ammirare nelle sale del palazzo Zabarella, una serie straordinaria di quadri provenienti da collezioni privati e prestiti dai maggiori musei italiani. Un omaggio dovuto ad un grande artista che, insieme a De Nittis e Boldini, hanno arricchito la grande tradizione della pittura italiana nella prospettiva della nuova pittura francese ancora più importante sul palcoscenico internazionale dell’arte.