Pieter Paul Rubens: alle origini del barocco
Pittore fiammingo, fu il promotore e il protagonista di un processo che, prendendo l'avvio da una assimilazione della cultura artistica italiana del '500 e del primo ''600, dette vita a una visione barocca di portata europea.
Durante gli otto anni trascorsi in Italia, Rubens tratto' con successo vari temi, tra cui il mitologico ( soggetto presente in opere esposte in mostra).
I suoi quadri si accordarono con la tendenza del momento: cercare la conciliazione tra sacro e profano, inserendo l'interesse per il naturalismo lombardo del Caravaggio, il classico di Annibale Carracci, la libertà pittorica veneziana di Tintoretto e Veronese, l'ossessione formale di Michelangelo, il movimento di Leonardo e la forma ondosa del Correggio.
"Rubens è un italiano" scrisse Bernard Berenson.
Nacque il nuovo linguaggio barocco che sedusse e sconvolse la pittura europea: arte come liberazione per una nuova visione estetica dove realtà, storia, mitologia, religione e allegoria si saldarono nel lusso della nuova pittura abbagliante senza eguali.
La fortuna di Rubens non cadde nell'oblio.
La sua magniloquenza del linguaggio pittorico, non solo servi' alla Chiesa, di cui egli fu per tutta la vita membro devoto, ma anche a principi e duchi (esemplare fu il rapporto con il duca di Mantova), ai quali fu legato da fedeltà totale.
La mostra, allestita nelle sale di Palazzo Reale in Milano, offre la visione di 75 opere provenienti da prestigiosi musei internazionali.
Le sontuose tele pittoriche di Rubens, dedicate all'evoluzione gloriosa della sua fama si contaminano con le opere di altri nascenti artisti influenzati dal linguaggio artistico del maestro di Anversa.
Egli fu il principe che sviluppo' lo sfarzo nel lusso per lo spettacolo ineguagliabile del barocco!