DALI' il sogno del classico

Per capire l'arte di Dali' bisogna ascoltarla.

Disse Dali' "Ho sempre visto quello che gli altri non vedevano, e quello che vedevano loro, io non lo vedevo".

Visione d'artista tra realtà e sogno, tra arte oggettiva e allucinazione.

Luce materica, di assoluta trasparenza che blocca e conserva nello spazio le immagini evocate nella mente dall' "automatico onirico", ma ancor più, dall'abbandono cosciente al l'ironia è volontà della provocazione.

Ma a questa fertilità dell'immaginazione che cosa gli succede se si confronta con la cultura classica e rinascimentale dei grandi maestri italiani?

La mostra di palazzo Blu esplora questo rapporto che il maestro di Figueras incontro' nel suo viaggio in Italia.

La sua sete di conoscenza, la sua fertilità artistica si arricchirono a tal punto che la sua personalità divenne figura primaria nel gruppo dei surrealisti.

Dali' assimilo' velocemente la bellezza dell'arte classica, giungendo ad un inarrivabile linguaggio che congiunse realtà e sogni, dramma ed eleganza.

Michelangelo e Raffaello: divennero un riferimento costante in tutta la sua pittura arricchendola di immortalità.

La pittura italiana: un mondo così perfetto da aprirgli le porte che, più che una scuola sarà per Dali', un'inesauribile campo di battaglia.

 

Il classico diventa mistero, luogo ideale per l'estasi.